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Sindrome dell’occhio secco, un disturbo da non perdere di vista

La sindrome dell’occhio secco (o dry eye) è un disturbo oculare molto comune che interessa decine di milioni di persone nel mondo, con una prevalenza stimata tra il 5% e il 50% della popolazione adulta.1

La sindrome dell’occhio secco è associata a un impatto negativo sulla qualità della vita correlata alla vista e, di conseguenza, a costi sanitarti diretti e indiretti che impattano anche sulla produttività lavorativa e assenteismo.2

Le lacrime, componenti essenziali per la salute dell’occhio

Le lacrime sono una presenza fondamentale per la salute dell’occhio, perché forniscono nutrimenti e ossigeno, lubrificano la superficie ed eliminano polveri ed agenti esterni dalla superficie oculare.3   Le lacrime contengono acqua e numerose altre componenti come proteine, lipidi, sali minerali e altre molecole organiche. In questo contesto la ghiandola lacrimale è responsabile di circa il 95% della fase acquosa delle lacrime.4

Tuttavia, la parte acquosa delle lacrime evapora dal film lacrimale durante l’ammiccamento, cioè l’intervallo tra un battito di ciglia e l’altro.Il movimento delle palpebre durante l’ammiccamento ridistribuisce il film lacrimale in modo uniforme sulla superficie oculare, garantendone l’idratazione.6 Sull’occhio contribuisce a formare il cosiddetto film lacrimale anche uno strato di lipidi (grassi fondamentali per le lacrime), che funge da barriera all’evaporazione dell’acqua presente nelle lacrime. Qualsiasi variazione nella regolarità, estensione e spessore dello strato lipidico del film lacrimale o nella sua composizione lipidica può portare a una interruzione del film lacrimale e a una esposizione diretta all’aria della parte acquosa centrale, con una eccessiva evaporazione.1

L’occhio secco: malattia oculare dell’era digitale

La sindrome dell’occhio secco si presenta con una serie di sintomi, tra cui: irritazione, prurito, sfarfallio, fotofobia, bruciore, affaticamento o sensazione di “pesantezza” delle palpebre, lacrimazione paradossale e riflessa, sfocamento o disturbo visivo transitorio associati a un uso prolungato della vista.7

I sintomi hanno spesso un impatto sulle attività quotidiane, come leggere, scrivere o lavorare al computer, influendo in modo sostanziale sulla vista e sulla qualità della vita.1

I principali fattori di rischio di questa malattia comprendono:3

  • l’età avanzata, che porta alla riduzione della secrezione lacrimale
  • il sesso femminile, a causa dei diversi effetti degli ormoni sulla superficie dell’occhio e sulle ghiandole responsabili della produzione delle lacrime
  • un intervento chirurgico all’occhio (es. cataratta, glaucoma)
  • l’esposizione alla luce solare e all’inquinamento atmosferico
  • l’uso di lenti a contatto
  • l’impiego prolungato di dispositivi elettronici

Un fattore di rischio estrinseco sempre più comune per l’occhio secco è l’uso di dispositivi elettronici (computer, laptop, tablet e smartphone).5

L’uso del computer è spesso associato a una riduzione della frequenza dell’ammiccamento, una riduzione del volume lacrimale, un’alterazione della composizione delle lacrime e un aumento dell’infiammazione dell’occhio.6

Diversi studi scientifici dimostrano una correlazione tra uso di uno schermo digitale per più di 8 ore al giorno, comparsa di sintomi di secchezza oculare e aumento del rischio di diagnosi della sindrome dell’occhio secco.5

Come prevenire la sindrome dell’occhio secco?

Si possono adottare alcune strategie di comportamento, alimentazione e igiene personale che possono prevenire o attenuare i sintomi legati alla sindrome dell’occhio secco:8

  • umidificare gli ambienti di casa o i luoghi di lavoro
  • evitare il fumo di sigaretta
  • limitare l’uso dei dispositivi elettronici o la lettura prolungata, facendo pause frequenti per far riposare gli occhi
  • mantenere un’idratazione adeguata
  • tenere lo schermo del computer al di sotto del livello degli occhi, per diminuire l’apertura palpebrale e ridurre l’affaticamento della vista
  • sbattere le palpebre più spesso quando si usa il computer
  • aumentare l’assunzione di alimenti ricchi di acidi grassi omega-3 e vitamina A
  • mantenere una corretta igiene delle palpebre con prodotti ipoallergenici
  • effettuare impacchi caldi e maschere per le palpebre
  • applicare lubrificanti oculari come lacrime artificiali, gel e unguenti privi di conservanti

L’approccio migliore per contrastare la sindrome dell’occhio secco può essere quello di ripristinare la presenza dei lipidi naturali del film lacrimale e garantire la corretta idratazione dell’occhio attraverso l’uso di lacrime artificiali.1

Esiste un’ampia gamma di lacrime artificiali contenenti diversi principi attivi, tra i quali l’acido ialuronico è quello più utilizzato e clinicamente testato.9 L’acido ialuronico si trova naturalmente nel film lacrimale, nella parte esterna della cornea e nell’umor vitreo. L’uso di lacrime artificiali contenenti acido ialuronico allo 0,1-0,4% risulta essere un approccio sicuro ed efficace per il trattamento dell’occhio secco, grazie al suo effetto lubrificante, antinfiammatorio, antiossidante e antitossico sulla superficie oculare.9

Bibliografia
  1. Rolando M, Merayo-Lloves J. Management Strategies for Evaporative Dry Eye Disease and Future Perspective. Curr Eye Res. 2022 Jun;47(6):813-823.
  2. Uchino M, Schaumberg DA. Dry Eye Disease: Impact on Quality of Life and Vision Curr Ophthalmol Rep 2013 Jun;1(2):51-57.
  3. Qian L, Wei W. Identified risk factors for dry eye syndrome: A systematic review and meta-analysis. PLoS One. 2022 Aug 19;17(8):e0271267.
  4. Gillan WDH. Tear biochemistry: a review. S Afr Optom 2010 69(2) 100-106
  5. Al-Mohtaseb Z, Schachter S, Shen Lee B, Garlich J, Trattler W. The Relationship Between Dry Eye Disease and Digital Screen Use. Clin Ophthalmol. 2021 Sep 10;15:3811-3820.
  6. Jaiswal S, Asper L, Long J, Lee A, Harrison K, Golebiowski B. Ocular and visual discomfort associated with smartphones, tablets and computers: what we do and do not know. Clin Exp Optom. 2019 Sep;102(5):463-477.
  7. Tong L, Lim L, Tan D, et al. Assessment and Management of Dry Eye Disease and Meibomian Gland Dysfunction: Providing a Singapore Framework. Asia Pac J Ophthalmol (Phila). 2021 Nov 11;10(6):530-541.
  8. Rouen PA, White ML. Dry Eye Disease: Prevalence, Assessment, and Management. Home Healthc Now. 2018 Mar/Apr;36(2):74-83.
  9. Hynnekleiv L, Magno M, Vernhardsdottir RR, et al. Hyaluronic acid in the treatment of dry eye disease. Acta Ophthalmol. 2022 Dec;100(8):844-860.

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